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RESOCONTO DEL 3° APPUNTAMENTO "FESTA DELLA LETTERATURA" SU SHAKESPEARE

28.11.2016

Domenica 27 novembre grande successo al Castello Ducale. 


“Non poteva mancare nella Festa della Letteratura una rappresentazione su Shakespeare, quest’anno, a quattrocento anni dalla morte del geniale autore britannico” - afferma l’Assessore alla Cultura, Mariapina Zifaro.


La Sala del Trono è diventata teatro per una sera; ambiente accogliente per un pubblico di tutte le età; molti i liceali con i loro insegnanti, che in linea con le indicazioni ministeriali di inserimento del teatro nell'offerta didattica delle scuole, hanno scelto di trascorrere una serata shakespeariana nella cornice di affreschi seicenteschi, che ben ospitava i ritratti del Pericoli, leitmotiv scenografico della Festa della Letteratura.


I consueti saluti iniziali del Sindaco hanno rimarcato che “il teatro può far crescere la comunità; la cultura ci rieduca e fa crescere il senso di appartenenza al territorio.”


Il regista Giuseppe Venetucci, felice di essere tornato dopo tanto tempo nel suo paese, nel nostro paese, rievoca gli anni dell’infanzia e gli anni liceali; non manca di ricordare la Prof.ssa Angela Grassi, colei che per prima ha ispirato in lui l’amore per la tragedia greca, lo stesso amore che lo ha accompagnato nella sua lunga carriera per riportarlo ieri sera qui a Torremaggiore a raccontarci di Shakespeare, della sua vita, gli aneddoti e le opere. “Shakespeare è il massimo del teatro per vivezza e forza” afferma Venetucci “la vivezza sita nelle continue reinterpretazioni e attualizzazioni che possono far rivivere un’opera teatrale, rendendola più vicina al presente e al pubblico, vero protagonista inconsapevole”. È talmente geniale quest’autore che corre voce che non sia mai esistito, altri invece ritengono che abbia origini messinesi. 


Seguono le letture dei brani più popolari, da Riccardo III alla sempre incantevole scena veronese del balcone, dal Mercante di Venezia all’angoscia del futuro di Amleto, dall’ingenuità di Otello a Macbeth per concludere con La Tempesta e tre sonetti, che il drammaturgo compose negli ultimi anni della sua vita.


Grazie alla bravura degli attori, Piergiorgio Fasolo, Nunzia Greco ed Evelina Nazzari, alla loro forza drammatica e alla vivezza dell'interpretazione, bastava chiudere gli occhi per vedere ogni scena e perdersi in una realtà che chiamiamo finzione.


Incisivo il gran finale del regista e degli attori che a più voci hanno declamato: “io considero il mondo per quello che è: un grande palcoscenico nel quale tutti dobbiamo recitare una parte”.


Grazie all'attività delle volontarie del Servizio Civile il Museo Civico, le mostre e la Biblioteca sono stati aperti la mattina e il pomeriggio prima della rappresentazione shakespeariana, registrando un consistente numero di visitatori tra cui un gruppo di  circa quaranta ospiti di Pescara rimasti assolutamente incantati dalla bellezza rinchiusa nel Castello.


Ufficio Cultura


 

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