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TORNA L'ULTIMO DI' ALLA CORTE DI FEDERICO

11.11.2011
Torna domani a Torremaggiore, dopo il successo estivo presso il Parco archeologico di Fiorentino, lo spettacolo"L'ultimo dì alla Corte dì alla Corte di Federico".




Lo spettacolo si terrà presso il Castello Ducale "De Sangro" di Torremaggiore. Si ricorda, in questa rappresentazione teatrale in due atti, l'ultimo giorno di Federico II che morì, proprio a Castel Fiorentino, in agro di Torremaggiore. L'ingresso con invito è previsto per le 19,45, il sipario è previsto per le ore 20.




Il portone del Castello sarà chiuso una volta iniziato e sarà riaperto nell'intervallo tra il primo e il secondo atto.




La manifestazione vede il Patrocinio del Comune di Torremaggiore e l'organizzazione del Centro Attività Culturali "Don Tommaso Leccisotti"



L’ULTIMO DI’ A CORTE DI FEDERICO

 

Istruzioni per… l’uso

 

   A grande richiesta, dopo l’applauditissima messa in scena estiva nella domus federiciana sul colle di Fiorentino, il dramma torna ora ad essere rappresentato, nella sua versione autunnale, nello splendido contesto architettonico del castello ducale di Torremaggiore. E’ ovvio che il motivo della nuova scelta progettuale del sito sia stato condizionato unicamente dall’impossibilità di una riproposizione attuale a Fiorentino, stante l’inclemenza del luogo, esposto ai venti ed alle intemperie, dal momento che è, del pari, evidente come il castello non abbia storicamente nulla a che vedere con la vicenda federiciana. Pur tuttavia, ci è parso che con la sua nobile vetustà, esso potesse, meglio di ogni altro sito o teatro, prestarsi ad essere eletto a contenitore della nuova messa in scena. Ciò premesso, va detto che lo svolgimento dell’azione drammaturgica si articolerà in due tempi: l’antefatto e l’ultimo dì a corte.


   L’antefatto comprende: il prologo, l’esercizio di duello fra armigeri della guarnigione, l’annuncio ed il tragico arrivo a palazzo dell’imperatore ammalato, il canto delle gesta di Federico, l’annuncio della sua miglioria, la presa di coscienza di Manfredi del suo destino di successore al trono, il confronto tra Federico ed i saggi della sua corte.


   Per l’intera durata dell’antefatto (poco più di mezz’ora) - che vedrà animarsi l’atrio del castello - il pubblico degli spettatori occuperà lo spazio a sud dello stesso atrio (in pratica, stando dalla parte dov’è situata la statua di don Raimondo de’ Sangro). Considerata la non lunga durata di questa prima fase scenica (in fondo non più d’un comizio in piazza…) e la necessità di spazio riservato agli attori, vi sarà solo un limitato numero di posti a sedere (per i più anziani). Occorrerà, altresì, mantenere il più assoluto silenzio, in quanto, in questa fase, le voci degli artisti non saranno amplificate, lasciando agli spazi architettonici dell’atrio il compito di fare da suggestiva cassa di risonanza (un po’, se si vuole, come avveniva nelle cavee teatrali dell’antichità).


 



   N.B.: Qualora l’inclemenza del tempo non consentisse l’azione scenica nell’atrio, anche l’antefatto si svolgerebbe nella sala del trono.



   L’ultimo dì a corte.Questa seconda fase scenica comprenderà lo svolgimento più complesso ed articolato dell’intera vicenda: il fasto della festa a corte funestata dall’intervento della Sibilla, il peggioramento delle condizioni di salute di Federico e le memorie del passato, liete e dolorose, che si riaccendono (l’incoronazione, la scomunica, il tradimento di Pier delle Vigne, le presenze inquietanti delle quattro defunte mogli), l’estrema confessione delle colpe ed il perdono delle stesse, la morte di Federico, l’orazione funebre di Berardo.


   Pertanto, al termine dell’antefatto, il pubblico (che avrà, dunque, la parte  del popolo) verrà invitato dalla voce dello spiker, dopo l’uscita di scena degli attori, a lasciare l’atrio e ad occupare la sala alta, ossia la sala del trono.


 



   Qui i posti saranno adeguati al numero degli spettatori. Al fine di assicurare che ciò avvenga, si sarà regolato in anticipo tale numero in base a quello di coloro che avranno assicurato, nella fase di bigliettazione, la propria presenza. Né vi sarà possibilità di ulteriori accessi, in quanto, un quarto d’ora prima che lo spettacolo abbia inizio, non saranno più ammessi ulteriori ingressi.



   Non resta che augurare a tutti buon ascolto e buona visione.


 

                   Lo staff organizzativo ed il cast degli attori

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