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dal 03.04.2003 al ..

Approvato il Bilancio di previsione 2003

CITTA’ DI TORREMAGGIORE
Ufficio Segreteria del Sindaco

Oggetto: comunicato stampa.

APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISONE 2003

E’ stato approvato, entro il 31 marzo, senza intoppi e con un’ampia discussione il massimo documento contabile del Comune, il Bilancio di Previsione Esercizio 2003 con 13 voti a favore (DS, Margherita e Udeur), 1 astenuto (Cursio indipendente) e 6 voti contrari (AN, Forza Italia, UDC). Era assente Marianna Bocola per Forza Italia. La manovra complessiva di bilancio è pari a 77 milioni e 133 mila euro, ripartita tra spese correnti, investimenti, movimenti di fondi e servizi c/terzi. Le spese correnti, necessarie per il funzionamento giornaliero dell’Ente ammontano a circa 11 milioni di euro di cui il 38,87% è assorbito dall’amministrazione generale, composta dagli organi istituzionali e dal personale degli uffici; la restante parte è destinato all’acquisto di beni e prestazioni di servizi.
Dopo un’ampia presentazione del documento effettuata dall’assessore al Bilancio, Mauro PRENCIPE, è intervenuto per primo il consigliere Severino CARLUCCI di minoranza, nonché presidente della Commissione bilancio, secondo il quale il bilancio va letto al di là dei numeri sotto un altro aspetto, essendo il biglietto da visita dell’Amministrazione per i cittadini. Ha fatto presente che le cifre inserite in bilancio sono molto inferiori alle aspettative promosse dall’Amministrazione nel programma elettorale e quindi di governo. Per fare un esempio, è stato previsto in bilancio per lo sviluppo per Torremaggiore solo il 3,99% a fronte dell’oltre 50% inserito nel programma. E’ stato previsto poco a favore del turismo, sport e gestione urbanistica del territorio. Il consigliere Nicola TERENZI della Margherita, rispondendo a Carlucci, ha fatto notare che il Comune sostiene la società Torremaggiore Calcio e quella di Basket con centinaia di ragazzi frequentanti, che non è poco. Per Terenzi è necessario sentire l’obbligo morale di far convergere gli sforzi e le capacità di ognuno allo scopo di affrontare i problemi e portarli a soluzione con intelligenza e tempismo. Per il consigliere Giuseppe COSTANTINO dei Democratici di sinistra la scelta dell’Amministrazione si basa sulla razionalizzazione delle spese, su cui occorre vigilare. Egli lamenta il taglio dei trasferimenti dei fondi effettuato a livello regionale e statale e spiega la scelta di non ricorrere all’aumento delle tasse suggerito dal dirigente comunale ai servizi finanziari, fatta eccezione per la Tarsu, obbligatoria per legge. Per il consigliere Leonardo DE VITA di Forza Italia il controllo di gestione presuppone non solo la razionalizzazione delle spese ma anche la relativa qualificazione, nonché il livello delle prestazioni erogate dal Comune. Ha sostenuto che questo bilancio è tecnicamente perfetto ma vuoto nei contenuti. Non è previsto alcuna qualificazione del personale dipendente, che presenta invece precariato; il bilancio non favorisce l’insediamento della piccola e media impresa; non agevola il decollo dello sviluppo in campo turistico con progetti mirati relativamente al centro storico, a Fiorentino e Federico II. Il consigliere Enzo QUARANTA dei DS ammette che questo bilancio è ispirato al principio del “buon padre di famiglia” che deve fare delle scelte e, nel nostro caso, è quella di aumentare la Tarsu e di tagliare le spese previsionali. Il consigliere Matteo DI CAPUA di AN fa notare che la diminuzione dei trasferimenti di fondi statali avviene su scala nazionale, in quanto il comune non è un ente assistito ma un’azienda che deve muoversi con la logica degli amministratori di un’impresa. Ritiene che gli obiettivi che l’Amministrazione comunale intende perseguire siano ben pochi, dal momento che essa dovendo amministrare con la diligenza del buon padre di famiglia, nella consapevolezza della limitazione delle risorse, potrà realizzare neanche l’1% del programma presentato. Il consigliere Fernando PARISANO della Margherita si dice contrario alla definizione del Comune quale azienda, perché l’Ente locale deve garantire una serie di servizi ai cittadini. Per lui questo è un bilancio di speranza al fine di eliminare le spese superflue ed ottenere un ritorno in senso economico mediante investimenti in piani da realizzare in collaborazione con altri enti, tra cui il Consiat. Per il consigliere Dino CELESTE dell’Udeur si stanno gettando le basi per realizzare il programma, che è ambizioso e va oltre il quinquennio. Per il consigliere Matteo MAROLLA dei D.S. il difetto degli interventi dei colleghi di minoranza consiste nel credere che i punti del programma possano realizzarsi con i soli fondi comunali, sufficienti invece a pagare gli stipendi e le spese correnti come la luce ecc. Per fare meglio è necessario ricorrere ad altri finanziamenti, tipo i fondi europei o quelli di altri enti.
Il sindaco Alcide DI PUMPO, intervenendo a conclusione con una relazione molto dettagliata spiega che non si possono risolvere con il bilancio corrente tutti i problemi legati alla gestione e allo sviluppo del Comune, né si può pensare che con il bilancio di previsione si possono risolvere i problemi infrastrutturali. E’ necessaria una razionalizzazione e qualificazione della spesa corrente e, al tempo stesso, bisogna saper mettere in campo la politica degli investimenti, già avviati da questa Amministrazione con piani di intervento ben precisi e con una manovra di oltre 55 milioni di euro, di cui il 51,51% è riservato al miglioramento dell’ambiente e territorio, ossia la riabilitazione e riparazione delle rete idrica e rete fognaria, la manutenzione straordinaria e ricostruzione delle strade esterne, la costruzione dell’impianto di trattamento e depurazione delle acque reflue urbane, interventi per lo sviluppo economico, interventi straordinari nel cimitero. Seguono a rotazione gli investimenti relativi alla manutenzione della viabilità interna, pari all’11,9%, quelli relativi al settore sociale (4,61%), alla sistemazione della sede della biblioteca comunale (3,85%), ecc.




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